Capire ed evitare gli errori negli scacchi: impresa impossibile?

Entrare nella natura comportamentale dell’ errore ci aiuta ad evitarlo in futuro?

Sul nuovo sito di UmbriaWayConsulting, https://umbriawayformazione.altervista.org/, ci sono numerosi progetti allo stato embrionale che riguardano gli scacchi come per esempio https://umbriawayformazione.altervista.org/mistakes_project/ o anche https://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_immortal/ . Chi pratica scacchi a livello agonistico sa bene che l’errore o anche l’orrore di una sciocchezza fatta sulla scacchiera può costare cara, persino la sconfitta immediata ed essendo questa discplina un pò atipica (non possiamo certo dire che abbiamo a che fare con uno sport muscolare) e metafora della vita, dobbiamo riflettere sul fatto CHE LE NOSTRE SCELTE E I NOSTRI COMPORTAMENTI SE NON SONO FILTRATI E PONDERATI CON UNA ATTENTA ANALISI DELLE CONSEGUENZE ci aiuteranno soltanto a disfare piuttosto che ad ottenere risultati.

gli errori: il sale della vita

Del resto non mancano certo gli aforismi per fare meditazione come “Ogni attività comporta dei rischi. Siate pronti ad andare al tappeto. (Richard Branson)” o anche “Gli errori più grossi non vengono commessi come risultato di risposte sbagliate. Il vero pericolo è chiedere domande sbagliate. (Peter Drucker)” e “Tu sbagli il 100% dei tiri che non fai. (Wayne Gretzky)“. Questo ci dice anche che quando si cade dalla moto, si ritorna immediatamente in sella senza pensarci troppo e che per evitare errori-orrori-fallimenti negli scacchi non è una buona idea quella di evitare le competizioni sportive, perchè nella vita dell’ agonista accanto ai crolli e alle crisi non manca qualche sporadico raggio di sole. Prendiamo la mia esperienza diretta. L’anno scorso a maggio 2022 faccio il mio primo torneo serio da dopo covid e lo vinco conquistando il titolo di campione regionale dell’ Umbria (facendo il bis perchè era già successo nel 2016 in una edizione rimaneggiata dove arrivai secondo dietro a un ragazzino delle Marche che però con il titolo centrava poco) in maniera convincente. Subito dopo prendo anche il premio in denaro a Sansepolcro (quarto) poi arrivo undicesimo ad Amelia con un tre e mezzo su quattro pattando con un MF saltando un turno.

Ah6?? una mossa fantastica

Ancora bene faccio a Morrovalle ad Agosto 2022 dove per poco non entro nei premi giocando sei partite interessanti e di nuovo stecco prima a Falconara dove non vinco una partita cruciale per entrare sul podio, dopodiche vado in tilt agonistico, forse complice anche molta stanchezza e frsutrazione e sbaglio il campionato italiano a squadre per la A2 con Perugia a Montesilvano dove perdo due partite rompendo un record di imbattibilità che durava 29 partite, ossia da circa un anno, facendo due errori da ricovero immediato o TSO, poi sulla scia di tutti questi errori eseguiti sulla scacchiera gioco anche gli undici turni del campionato del mondo per over 50 ad Assisi dove riesco a fatica a raggiungere il 50 per cento dei risultati giocando e lavorando, facendo avanti e indietro da Città di Castello, che è uno stress per niente da sottovalutare perchè certamente oltre alla difettosità delle mie prestazioni si è aggiunto anche una componente stanchezza da pendolare senza riuscire a tirare il fiato con attimi di tranquillità, approccio caotico ampiamente traslato poi nelle undici partite giocate, tutte contraddistinte da un certo squilibrio tattico e strategico. Insomma posso portare un ampio bagaglio di esperienza sul settore degli errori. Vediamo qui un paio di TSO [Trattamento Sanitario Obbligatorio, vedi diagramma sopra] che gli scacchi moderni relegherebbero con i canonici ?? [due punti interrogativi come recita il simbolo informatore canonico, ossia grave errore, mentre con un solo ? si indica semplicenmente errore e con ?! si sottolinea una imprecisione come mossa dubbia o sospetta] dove sbrocco senza sollecitazioni del tempo, segno che in quel torneo tutto il mio contesto mentale anche extra-scacchistico non era certamente così armonico e sereno per ottenere risultati edifricanti per lo spirito.

..f6?? un ‘ altra scelta da ricovero immediato

Come sottolineano i coach moderni non siamo alle prese con la frustrazione per non aver centrato un obiettivo importante [che può essere un salto di qualità, un incremento di elo o semplicemente raggiungere un premio], ma con una insoddisfazione di fondo logorante che ti porta a considerare il tempo che stai spendendo in quell’ attività come improduttivo. Ma il punto di fondo è un altro, l’unico fallimento sportivo che si ottiene sbagliando [ricordiamoci sempre che essendo gli scacchi magici in realtà ci ricordano che stiamo traslando anche ad altro, in generale sui fatti della vita] è quello di partorire erroracci orribili senza consapevolezza, con noncuranza e con totale menefreghismo: così certamente non va bene! Per questo la mia attenzione è rivolta alla classificazione degli errori che possono essere scomposti sia analiticamente come intensità di un terremoto analogamente come avviene per la scala mercalli con i simboli dell’ informatore, sia come carenze strategiche o viziati dalla tattica o dal calcolo e anche condizionati da fattori sportivi come squadra, tempo o altro senza contare i fattori esterni che impediscono a un agonista di tirare il meglio di sè nella desciplina a cui si sta dedicando, come sembra che stia accadendo a me sulla scacchiera da Settembre 2022.

Ta6?? buttando via un premio al posto della normale bxc5

Certo è che una mossa come Ah6 partorita nel primo turno a Montesilvano vs Graziani difficilmente ha delle giustificazioni razionali. Ho semplicemente mosso velocemente senza curarmi delle conseguenze, optando per una cosiddetta coffee house player, ossia per una mossa da giocatore occasionale da bar o da circolo. In quel periodo ero decisamente stanco e fuso in generale quindi possiamo considerare questa manifestazione di tracollo come un fatto isolato, se non fosse che nel secondo diagramma di questo post il nero obbligato a vincere sceglie di giocare …f6?? alk posto di livellare il gioco riprendendo parzialmente materale in e1. Aiutati dal celebre distico di una nota giallista del secolo scorso, “«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Agatha Christie” e io posso considerare il grave errore di Falconara di poco prima che mi era costato un premio con Torre prende a6?? come il famoso indizio indizio primo gradino che mi era costato un premio importante. Da qui anche la necessità di capire nella moderna psicologia sportiva se un cattivo risultato può condizionarne altri a effetto domino solo perchè non si è avuto la capacità di resettare tutto. Certo è che gli errori sono il sale della vita, pensiamo a quel famoso alfiere prende pedone h2 di Fischer che costò al campione americano la prima sconfitta isalndese negli anni settanta e che lo spronò poi successivamente a vincere il match del campionato mondiale.

Come al solito la tecnologia può aiutare a razionalizzare e a mostrare una visione d’insieme, a suggerire eventuali correttivi e a fotografare la realtà se la matassa viene ben districata, anche se quella delgli errori sembra un labirinto complesso perchè le forze e i fattori che determinano quella risposta sbagliata sono davvero tanti e complessi. Sostanzialmente credo di aver messo a fuoco quello che era e rimane il mio problema di fondo: il mio desiderio di creare miniature e belle partite di attacco mal si sposa con quella che è la realtà pratica del mio calcolo attuale e certamente questo elemento oltre a una misteriosa compulsione a muovere veloce senza respirare e contare fino a cento mi porta a realizzare grandi opere monumentali, ma al contrario, dove io non travolgo, ma come dicono a Roma, mi metto nella condizione immediata di travolgermi da solo! Insomma la potenza è nulla senza controllo e un approccio easy pioneristico alla viva il parroco certamente con la superficialità non aiuta, per questo l’analisi anche della piattaforma https://umbriawayformazione.altervista.org/chessproject/ ci dice che mentre all’ inizio c’era grande energia ed entusiasmo nel voler ottenere risultati importanti [che poi sono arrivati] poi dopo ad appagamento concluso e obiettivi realizzati hanno condotto a una flessione nella curva del rendimento notevole, espresso con prestazioni da settembre 2022 semplicemente orribile dove quell’ attenzione inziale e cura per non voler commettere errori era ancora presente ma che poi si è dissolta misterosamente per troppo agonismo non focalizzato.